Evidenze clinico-scientifiche suggeriscono che l'apporto di luteina può portare vantaggi in pazienti con degenerazione maculare senile secca o atrofica.
La causa della degenerazione maculare legata all'età (AMD) è sicuramente multifattoriale.
Infatti questa patologia che colpisce un terzo dei soggetti sopra i 75 anni di età e che
è destinata ad aumentare con l'incremento della vita media, presenta molteplici
meccanismi alla sua base, primo fra tutti il danno ossidativo.
Numerosi studi epidemiologici basati su questionari e rilevazioni cliniche hanno
evidenziato il ruolo protettivo contro questo danno di alcuni antiossidanti, vitamine,
oligoelementi e dei pigmenti maculari.
Più che le singole sostanze, sembra avere efficacia la presenza nel siero di un elevato
indice antiossidante, garanzia di una bassa quantità di radicali liberi e pertanto di una buona protezione.
Una terapia basata su queste sostanze deve però avere basi razionali: infatti alcuni di
questi minerali sono tossici quando presenti in elevate quantità nel siero, e lo stesso
cocktail di più sostanze deve essere verificato con serietà ed attenzione.
Numerosi studi, tra i quali il più recente e numericamente importante Age Related Eye Disease Study (AREDS), hanno accertato che i fattori nutrizionali possono prevenire o ridurre l'incidenza della patologia. In particolare, tale studio condotto negli Stati Uniti su una popolazione di oltre 3.600 pazienti, ha dimostrato, in pazienti con rischio elevato di sviluppare uno stadio avanzato di degenerazione maculare, una riduzione dello stesso del 25%, a seguito del trattamento per via orale con associazioni ad alto dosaggio di antiossidanti e zinco.
Attualmente è iniziato un secondo studio AREDS che prevede di valutare
altre sostanze tra cui anche la luteina e il suo isomero la zeaxantina.
La luteina è una xantofilla, un carotenoide che è essenziale nel costituire il
pigmento della macula.
Non è sintetizzato dal corpo umano si ritrova in natura in frutta e verdura
verdi e giallo-arancio.
Le migliori fonti di Luteina sono i cavoli a foglie fronzute, gli spinaci e
tutti i vegetali a
foglie verde-scuro. Altre fonti sono: mango, papaia, Kiwi, pesche, prugne, piselli, broccoli, lattuga, zucca.
Si ritrova anche nel tuorlo d'uovo.
La luteina invece data per bocca viene ottenuta per purificazione dall'estratto di calendula.
La luteina protegge bloccando la luce blu che ha una lunghezza d'onda
particolarmente dannosa e pericolosa per la macula, migliora il contrasto e riduce il
fastidio provocato dall'abbagliamento e agisce anche come antiossidante.
I fumatori che sono più a rischio di degenerazione maculare hanno un titolo di luteina
più basso, così come, invece, la dieta mediterranea o Asiatica che è ricca di luteina e
di omega3 può ridurre il rischio di degenerazione maculare.
Nel 2004 è stato pubblicato da Richer lo studio LAST (Lutein Antioxidant Supplementation Trial) che ha dimostrato che pazienti che hanno ricevuto luteina avevano oltre che un miglioramento visivo diffuso anche un aumento del 50% nel pigmento maculare.
La luteina si trova in notevole quantità anche nel latte materno e
pertanto appare molto importante nella formazione del pigmento maculare nella protezione della macula nel neonato.
In tal caso è importante che la mamma assuma con la dieta la luteina soprattutto nei
primi tre-quattro mesi dopo il parto.
Assieme ad una terapia nutrizionale è possibile impegnarci sicuramente
per la riduzione di una parte dei fattori di rischio.
Alcuni di essi sono collegati all'ambiente in cui viviamo e non sono modificabili,
come le radiazioni solari (da cui però ci si può proteggere!). Altri fattori per
fortuna, come il fumo e la errata alimentazione, sono eliminabili totalmente.
Il ruolo di una adeguata dieta è importante.
L'alimentazione adatta agli anziani deve contenere un apporto proteico adeguato
(0.6-1.0 g/Kg/die), preferire gli zuccheri complessi a quelli semplici, limitare
l'assunzione di grassi saturi e colesterolo, prevedere un adeguato apporto di fibre e
consentire l'introduzione di vitamine e micronutrienti nella quantità raccomandata.
Quindi appare ragionevole proporre una vita più sana o forse solo più a misura d'uomo.
Un buono stato di salute si può ottenere e conservare nel tempo praticando un regolare
esercizio fisico, evitando di fumare, alimentandosi in modo variato e con cibi di elevato
valore nutritivo, limitando l'assunzione di alcol, dormendo a sufficienza e
dedicandosi ad attività costruttive ed appaganti.